Alla fine del diciottesimo secolo, Venezia era certamente una delle capitali dell’opera a livello europeo, grazie alla sua straordinaria storia e tradizione artistica. In quegli anni, la Serenissima aveva niente meno che sette teatri d’opera: il San Salvador (più tardi chiamato Apollo, dopo San Luca e oggi Goldoni), il San Cassiano, il Sant’Angelo e il San Moisè. C’erano poi altri tre teatri che appartenevano alla famiglia Grimani: il San Giovanni Grisostomo (oggi Malibran), il San Samuele e il San Benedetto (oggi Rossini). Quest’ultimo, al tempo il più grandioso e popolare teatro d’opera, fu distrutto da un incendio nel 1771. Appena fu ricostruito, il teatro divenne oggetto di una battaglia legale tra la compagnia che ne era proprietaria e la famiglia Venier, che possedeva parte della terra su cui era stato costruito.
La famiglia Venier vinse il caso e la compagnia fu costretta a vendere il teatro, sebbene decise di costruirne uno nuovo, ancora più grande e ricco. Il nuovo teatro fu battezzato La Fenice, a simboleggiare la rinascita della compagnia dalle numerose vicissitudini. Fu questa la sede di prime assolute di opere di Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Stravinsky, Prokofiev, Britten, Nono, Maderna. In tempi recenti di Kagel, Guarnieri, Mosca, Ambrosini, Perocco.
Ancora una volta, La Fenice ha dovuto chiudere le proprie porte in questi giorni, per via della corrente pandemia che ci affligge. Tuttavia, il teatro ci sta regalando ancora le sue splendide produzioni attraverso il suo canale YouTube, che viene aggiornato regolarmente. Ad oggi, sono disponibili le messe in scena integrali della Semiramide di Rossini, del Don Carlo di Verdi e del Don Giovanni di Mozart.
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PREVIEW (via YouTube)